Mi piace moltissimo la musica italiana! Ho cercato su Youtube e ho trovato bravi cantanti e cantautori. I miei preferiti sono Gigi D’Alessio, Giorgia e Laura Pausini. Ma quando in Italia volevo trovare della nuova musica. Speravo di incontrare una persona giovane a cui potevo chiedere, “Chi è il tuo cantante preferito?” Un giorno mentre andavamo in treno ho avuto l’opportunità. Parlavamo in inglese con una ragazza gentile. Ci ha detto che lei ama la musica e la poesia di Fabrizio de Andrè. Questo era un buon consiglio. Ho comprato un “best of CD box set”.
C’è un piccolo problema. La musica testo è molto difficile di tradurre. Finora non ho capito le parole di Fabrizio de Andrè. Ho fatto un tentativo di tradurre “Bocca di Rosa” ma senza successo. Che sollievo di trovare questi link:
http://lyricstranslate.com/en/Fabrizio-De-Andre-lyrics.html
http://www.viadelcampo.com/html/translations.html
http://www.as.miami.edu/personal/sevnine/deandre.htm
Ora capisco che Bocca di Rosa cacciò il paesino da mogli gelose. Ora la canzone è più di solo una melodia orecchiabile.
Sono stata interessata di imparare che lui faceva un “concept album” ispirato ad alcune poesie tratte dall’Antologia di Spoon River. Lo chiamava “Non all’amore, non al denaro nè al cielo”. Chi sapeva? Leggevo “Spoon River Anthology” a scuola.
Fabrizio De Andrè è stato un intellettuale e poeta morto prematuramente e molto amato in Italia. Nelle sue canzoni ha raccontato prevalentemente le storie di quelli che so trovano nel gradino più basso della scala sociale. Bocca di Rosa è un inno alla voluttuosità.
E’ la storia di una donna libertina che arriva in un paesino e ne sconvolge l’ordine costituito.
Non fa sesso per soldi o per noia, lei fa l’amore perché le piace. Tutti gli uomini le si affezionano, anche il sacerdote, che le chiede addirittura di partecipare ad una processione (vicino alla Madonna). Alla fine tutto questo scatena l’ira e la gelosia delle mogli, e quindi Bocca di Rosa è costretta ad andarsene.
Ti consiglio di ascoltare anche “La Guerra di Piero”
La canzone parla di un soldato (Piero) che, in una calda giornata di maggio, si trova di fronte ad un soldato nemico. Piero pensa che è una giornata troppo bella per uccidere un uomo, quindi esita. Ma l’altro soldato si accorge della sua presenza, si spaventa, e spara uccidendo Piero. La canzone inizia descrivendo la morte di Piero (De Andrè si rivolge a lui come ad un uomo che dorme in un campo di grano tra mille papaveri rossi – com’è rosso il colore del sangue).
Qui trovi il testo se hai bisogno di qualche chiarimento sarò felice di dartene.
Un ultima cosa. Oggi sono stata vicino al Lago di Bracciano (a circa 30 Km da Roma) e, viaggiando in macchina ho visto un paesaggio simile a questo http://www.gest.unipd.it/~jake/giardino/evoluzione/papaveri.jpg
Credo sia quello che De Andrà aveva in mente quando ha scritto questa canzone.
Grazie per i link. Non guarderò mai ad un campo di papaveri rossi nello stesso modo.